Fine settimana nel caos presso l’aeroporto Marco Polo di Venezia dove ci sono stati diversi problemi con il recupero dei bagagli. Tantissimi turisti non vedendo le loro valigie si sono lamentati andando a protestare presso gli uffici bagagli smarriti.
Ed invece si è trattato soltanto di un ritardo nello scarico dovuto alla carenza di personale che in un periodo così frenetico come il mese di luglio risulta essere ridotto all’osso.
A sottolineare la problematica i sindacati di categoria che hanno portato alla luce le condizioni dello scalo veneziano. L’organico è ridotto all’osso e nonostante gli sforzi e i turni di lavoro massacranti di chi c’è i tempi di consegna delle valigie finiscono con l’allungarsi scatenando non poche polemiche tra i passeggeri.
Purtroppo quest’anno sta diventando molto difficile reperire lavoratori stagionali e anche chi c’è, dinnanzi a turni di lavoro sempre più faticosi, sta decidendo di lasciare. E siccome il traffico aereo sta tornando ai massimi livelli pre pandemia il settore sta rischiando di arrivare impreparato al picco dei mesi estivi.
I disagi delle prossima settimane potrebbero essere soltanto l’inizio
In Italia per fortuna a quanto pare la situazione è ancora sotto controllo e seppur ci sono disagi, questi sono ancora agevolmente gestibili. In altri scali europei, come ad esempio quello francese di Charles de Gaulle il caos bagagli sta mandando in tilt tutto il sistema.
E i disagi della scorsa settimana potrebbero essere soltanto l’inizio di un periodo di caos. Nelle prossime settimane sono infatti previsti degli scioperi degli addetti aeroportuali che da martedì 5 luglio proseguirà almeno fino al 25 luglio con il giorno 17 che sarà accompagnato da quello generale che rischia di mandare nel caos lo scalo. I lavoratori scioperano soprattutto per la retribuzione contrattuale bloccata da 5 anni.
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