Nel cuore della notte tra il 13 e il 14 aprile, un grave attacco missilistico proveniente dall’Iran ha colpito il territorio israeliano. In risposta, la Farnesina ha immediatamente aggiornato le linee guida, consigliando ai viaggiatori italiani di rimandare i loro spostamenti verso Israele se non strettamente necessari. L’avviso sottolinea l’importanza di evitare viaggi che non siano dettati da ragioni impellenti e non procrastinabili, a causa della situazione di incertezza e rischio.
Impatto sul traffico aereo e suggerimenti per i viaggiatori
La Farnesina ha aggiunto che, a seguito degli attacchi, lo spazio aereo israeliano ha subito delle chiusure temporanee. Pertanto, è essenziale per i viaggiatori verificare lo stato dei propri voli con la compagnia aerea scelta prima di procedere con qualsiasi piano di viaggio. Questa raccomandazione si estende anche ai viaggiatori diretti verso la Giordania, dove, sebbene non sia stato suggerito di rinviare i viaggi, è comunque consigliabile controllare lo stato dei voli.
Per quanto riguarda l’Iran, la situazione è ancora più tesa: la Farnesina ha categoricamente sconsigliato tutti i viaggi verso la nazione, indipendentemente dalle motivazioni.
Reazioni globali e ulteriori precauzioni
Gli avvisi di viaggio non si limitano a Israele. Paesi come gli Stati Uniti, il Regno Unito, il Canada, l’Australia e altri Stati europei hanno rilasciato comunicazioni simili, esortando i loro cittadini a rimanere vigili e a seguire attentamente gli sviluppi regionali. Questi avvisi internazionali mettono in guardia sui potenziali rischi di ulteriori escalation e raccomandano di evitare viaggi verso aree che potrebbero essere colpite da attacchi missilistici o dove sono in corso conflitti militari. Il Foreign Office del Regno Unito ha persino emesso un avviso urgente che copre più di una dozzina di paesi nella regione del Mediterraneo meridionale e del Medio Oriente, sottolineando una crescente tensione tra Iran e Israele.
Situazione attuale degli aeroporti e delle compagnie aeree
Nonostante le tensioni, le autorità israeliane hanno riaperto lo spazio aereo nazionale e l’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv. Tuttavia, molte compagnie aeree hanno dovuto cancellare o reindirizzare i loro voli. Qantas Airways, ad esempio, ha annunciato il reindirizzamento dei suoi voli per evitare lo spazio aereo sopra il Medio Oriente, specificamente il Golfo Persico e l’Iraq, riprogrammando i suoi voli tra l’Australia e l’Europa.
Compagnie come Emirates, Etihad Airways e British Airways hanno preso decisioni simili, modificando le loro rotte aeree in risposta alla situazione. In particolare, British Airways ha sospeso temporaneamente i voli da e per l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, citando la necessità di dare priorità alla sicurezza dei suoi clienti e dell’equipaggio. Infine, Lufthansa ha comunicato di aver esteso la sospensione dei suoi voli per la capitale dell’Iran, Teheran, fino al 18 aprile, sottolineando che la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio rimane la loro priorità assoluta, decisione presa dopo una valutazione indipendente dell’attuale situazione di sicurezza.